Thursday, December 14, 2017

d'après markov & mendoza


uno dei paradigmi imposti dalla letteratura (sentimento popolare) è la sub-routine del possibile. quale uso farne. macchine di testo - una più comune dell'altra - sono emissioni casuali di testi in altri testi, performance di alta entropia, forma ridotta, pietrificata, pre-concettuale delle attenzioni prossime della collettività. esperimento come produzione della parodia. pardodia come produzione dell'esperimento. kant e molti altri sotto lo stesso ombrello. scrittura, o desiderio in cerca di sovvenzioni spirituali ma soprattutto materiali. che dire. l'imprevedibilità dei testi simulati complica ulteriormente la questione. la creazione suggerisce una resistenza o riduzione a seconda dei casi. la strategia presuppone un progetto da vivere attraverso il presente, questo l'insegnamento. tuttavia, si produce una specificità originale, anti-scientifica, della teoria culturale. occorre concentrarsi esclusivamente sulla memoria collettiva come redattori del secolo dello stile. il testo (poesia o prosa) è una contraddizione in termini. il testo si valuta come una legge, si osserva e si domina nell'insediamento dell'ordinario come unico processo di soluzione, alcuni riescono a dissimularne la verbalità con un approccio binario o sistema dell'intercambiabilità ascissa/ordinata intrinseca al processo scritturale. per generare un testo plausibile occorre un'inversione sperimentale e contemporanea, senza interferire con la teoria. una definizione creativa in ultima istanza. prima strategia della passività, o ricettività, verbale: vi aspirano in molti, ne costituiranno una parodia. capacità dell'artista ad emulare certe forme di produzione, conteggio delle parole controllo ortografico. quale lettura possibile per un testo palesemente prodotto dall'artificio. si consideri il livello naturale di uno status desiderante: l'occupazione degli spazi, o della loro plausibilità, ma è difficile sapere cosa si sta occupando. forse rivelare l'inganno? così, ad ulteriore memoria della presenza dei gesti, degli eventi. l'autore è un tentativo integrato di dimostrare la trasformazione antropomorfica del non detto: bassi standard e basso profilo. ecco una seconda inversione, le specifiche dell'evento verbale/testuale nell'esito scritto trasformato in prodotto. iniziare apparentemente nel plausibile mantenendosi apparentemente nel plausibile. come parlanti nativi, ciascuno al servizio della rivalità e della competizione. le ostilità spingono verso il luogo dove si percepisce ogni relazione con l'obiettivo di un miglioramento soggettivo. lo scopo, ancora una volta, è quello di rivelare l'inganno del particolare che suggerisce un atto, anche. è plausibile allora un'opera fatta a macchina? questa macchina che vi scrive, ad esempio. è questa una situazione di ambiguità? concettualmente si resta nell'indefinito, un indefinito produttivamente emulativo. qui l'incertezza è usata strumentalmente. la macchina produce un testo il cui risultato è una costruzione estensiva ed essoterica dell'indicibile, o meglio, del non detto. allora una reversione ad arte come potrebbe esserlo uno sguardo esotizzante verso l'ingegneria estrema e possibile di questo testo che non è stato scritto